Calcolo valore Rame

Un grande incentivo al recupero di alcuni metalli usati è data la possibilità di venderli, facendosi aiutare alcune attività che si occupano di fare il calcolo valore rame. Teniamo presente che si tratta di un metallo che anche se non lo sappiamo abbiamo in casa: questa è una cosa che vale per tutti considerando che si trova in tutta una serie di strumenti che fanno parte della nostra quotidianità come per esempio pentole, posate o monete, o in altri casi lo possiamo trovare anche in alcune leghe molto diffuse, oppure per chi suona in uno strumento musicale.

 In generale si tratta di un metallo usato per produrre molti oggetti. Addirittura dobbiamo ricordarci che lo possiamo trovare nei tubi e nei cavi. Ecco perché abbiamo a che fare con un metallo molto importante in tanti settori industriali. Tutto questo ci dovrebbe far riflettere, nel senso che prima di buttare gli oggetti dovremmo andare a parlare con un servizio compravendita, perché ci dà la possibilità di poterci guadagnare dopo averci fatto una valutazione corretta, e di seguito un preventivo, che si baserà anche sulle condizioni in cui si trova con l’oggetto che noi vogliamo chiedere. Sempre per quanto riguarda il rame ricordiamo che si tratta di un materiale molto resistente: però, anche se in teoria possiamo recuperarlo completamente, servirà una o più operazioni, perché molto spesso non è presente al massimo livello di purezza nell’oggetto, ma è mescolato a materiali che non sono molto nobili. Un esempio su tutti che vogliamo fare riguarda i cavi elettrici al cui interno c’è il rame che può essere recuperato, ma prima dovrà essere ripulito dalle guaine. Si tratta di operazioni che non sono così semplici come possiamo pensare perché fanno perdere molto tempo, ma soprattutto c’è bisogno di competenze specifiche: ed ecco perché ci sono alcune tipologie di rame che vengono pagate più di altre  Perché il servizio di compro rame può essere strategico per l’Italia Dobbiamo considerare che le attività che si occupano di compravendita rame sono molto importanti nel nostro paese non andrebbero mai sottovalutate, considerando che l’Italia è uno dei paesi al mondo dove si consuma di più questo metallo. Di conseguenza c’è molta richiesta interna la quale non può essere soddisfatta solo attraverso l’estrazione della miniera, in quanto sarebbe una cosa troppo dispendiosa dal punto di vista economico è troppo faticosa, per chi fa questo lavoro per niente nobile. Per questo è bene trovare delle alternative che siano valide come per esempio appunto il fatto di recuperare questo rame dai rottami usati, per poi fonderlo e riutilizzarlo, risparmiando mediamente più del 80% dell’energia. In questo senso sarà importante rivolgersi a un’azienda di compravendita di rame di alto livello, al cui interno troveremo degli esperti che saranno dei punti di riferimento e dei mediatori tra chi chiede e chi offre rame. in questi casi la speranza è legata al senso civico dei cittadini sulla raccolta dei rifiuti, oltre che sul fatto che guadagnano dagli oggetti di rame che cederanno.

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ALCUNE CURIOSITA’ SUL RAME

Il rame è l’elemento chimico di numero atomico 29. Il suo simbolo è Cu e il suo termine spettroscopico 2S1/2. È anche chiamato “oro rosso” per via della sua colorazione.
Con ogni probabilità, il rame è il metallo che l’umanità usa da più tempo: sono stati ritrovati oggetti in rame datati 8.700 a.C. Il nome deriva dal latino parlato aramen (parola già attestata nel 950) per il tardo aeramen, un derivato della voce latina aes che significa “rame” o “bronzo”, nomi conservati in altre lingue di origine indoeuropea.
Solo più tardi viene sostituito (Plinio) dalla parola cuprum, da cui deriva il simbolo chimico dell’elemento. In epoca romana la maggior parte del rame era estratta dall’isola di Cipro, realtà che veniva sottolineata con il termine aes Cyprium, “rame o bronzo di Cipro”.
In epoca romana infatti non si faceva differenza tra il rame puro e il bronzo, la sua lega più importante ottenuta con l’aggiunta di stagno. (Wikipedia)

CENNI STORICI

Il rame era già noto ad alcune delle più antiche civiltà di cui abbiamo testimonianze, la storia del suo impiego si stima vecchia di almeno 10 000 anni.
Un pendente in rame nativo datato attorno al 9500 a.C. è stato trovato in una grotta dei monti Zagros, in Iran.[3] In Turchia sono stati ritrovati altri oggetti in rame risalenti al 7000 a.C. Segni di attività del raffinamento del rame a partire dai suoi ossidi minerali (la malachite e l’azzurrite) risalgono al 5000 :a.C., mille anni prima di quelli relativi all’uso dell’oro.
Manufatti in rame e bronzo di origine sumera sono stati trovati in siti di città risalenti al 3000 a.C. ed alla stessa epoca risalgono pezzi prodotti con lega di rame e stagno dagli antichi egizi. Una piramide ospita un sistema di tubi di scarico in lega di rame vecchia di circa 5000 anni. Al Museo Statale di Berlino si può vedere il primo tubo di rame per l’acqua risalente al 2750 a.C. L’uso del rame nella Cina antica risale al 2000 a.C., la cui produzione di bronzo raggiunge l’eccellenza attorno al 1200 a.C. (Wikipedia)

CARATTERISTICHE

Il rame è un metallo rosato o rossastro, di conducibilità elettrica e termica elevatissima, superata solo da quelle dell’argento; è molto resistente alla corrosione(per via di una patina aderente che si forma spontaneamente sulla superficie, prima di colore bruno e poi di colore verde o verde-azzurro) e non è magnetico. È facilmente lavorabile, estremamente duttile e malleabile, ma non è idoneo a lavorazioni con asportazione di truciolo, perché ha una consistenza piuttosto pastosa; può essere facilmente riciclato e i suoi rottami hanno un alto valore di recupero; si combina con altri metalli a formare numerose leghe metalliche (si calcola che se ne usino almeno 400), le più comuni sono il bronzo e l’ottone, rispettivamente con lo stagno e lo zinco; tra le altre, anche i cupronichel e i cuprallumini (detti anche bronzi all’alluminio). I suoi impieghi possono essere per motori elettrici, rubinetti in ottone e per campane di bronzo.
Inoltre il rame è batteriostatico, cioè combatte la proliferazione dei batteri sulla sua superficie. (Wikipedia)